31 maggio 2005

ATH LIAG FINN

Le banshee gridano e si disperano. Sanno che le antiche famiglie irlandesi tra breve spariranno.
Il mio compito, come quello della mia famiglia, è di attendere. Sono secoli che sediamo, tutte le domeniche, su questa roccia. Guardiamo l’acqua del guado infrangersi e mulinare intorno a questa sporgenza. Stiamo aspettando che la leggenda si compi. Quando la sirena risalirà il fiume portando con se il cimelio dei sidh, allora il nostro destino avrà inizio. Sette giorni per far trapelare la notizia. Sette giorni per salutare i nostri cari e vivere al meglio il tempo che resta. Sette giorni per redimerci e scacciare la paura dai nostri cuori. Finn diede inizio a tutto questo. Volle fare un regalo all’umanità. Voleva che sapessimo in anticipo quando tutto sarebbe finito, per questo ha gettato la pietra con la catena d’oro nel fiume. Per questo noi attendiamo. Io sono vecchio. Da oggi tu mi accompagnerai finchè non morirò. Sarai tu che mi sostituirai nipote mio. Quindi osserva e impara. Cerca di capire i segni della natura. Devi diventare una cosa sola con essa. Solo così potrai vedere l’antico popolo. Solo così potrai raccogliere il messaggio portato dalla sirena. Ora concentrati. Chiudi gli occhi. Lasciati trasportate dal ciclico rumore dell’acqua; dallo sciabordio dei flutti. Percepisci il movimento degli animali della foresta. Senti l’orso che si gratta contro la corteccia. Annusa l’aria, come il lupo, in cerca della preda. Plana sugli alberi e gettati in picchiata verso terra come l’aquila maestosa. Sento che ti stai avvicinando alla Grande Madre. Lo capisco dal tuo respiro e dal colore innaturale delle tue guance. Un altro passo ancora. Tocca la roccia su cui siedi. Senti l’energia che l’attraversa? Senti come pervade il tuo corpo e riempie il tuo essere? Dana ti sta infondendo la sua essenza. Apri gli occhi ora. Li vedi? Vedi le creaturine che si muovono nel sottobosco. Sono buffe non trovi? Guarda quei folletti. Stanno facendo una giostra con le rane. Quelli laggiù invece sono Pooka. Corrono come ossessi. Devono aver rapito qualche pargolo al paese. Lo porteranno a Mag Mor dove crescerà diventando uno di loro. Ricorda nipote mio, tu hai la facoltà e il permesso di vederli ma non hai il permesso di interferire con loro.
Quindi evita di farti venire idee malsane come quelle di soccorrere quel bambino. Il suo destino è quello di vivere col piccolo popolo. Non sappiamo perché sia così, ma sicuramente un motivo ci sarà e noi non abbiamo ne il diritto ne le motivazioni per interferire.
Guarda ai piedi della roccia. I Lurikeen stanno ballando. Se tendi l’orecchio potrai sentire il loro canto. Non ti sembra stupendo?
Nelle domeniche che attenderai qui seduto ti potrà capitare di vedere il Fer Caille e sua moglie che passeggiano nel folto del bosco. Non devi temerlo, non pronuncerà nessuna profezia su di noi. Lui sa chi siamo. Lui sa che il nostro sangue è in parte quello del suo popolo…
Sei stupito? Eppure è la verità. Per questo riusciamo a vederli; per questo la Madre Terra ci inonda con la sua essenza. Solo in questo modo possiamo portare a temine il nostro destino.

Il verde acceso del Bosco inizia a impallidire. Il cielo da azzurro diventa violaceo. Ho paura, Nipote mio, che la missione della nostra famiglia si concluda con me… Abbassati! Ecco il primo e unico segno. Tre corvi escono dal bosco come uno. Planano sul terreno alle nostre spalle. Si fondono insieme elevandosi, come una nera colonna, da terra. Morrigane ci osserva a distanza. So che non interferirà; è qui solo per godersi lo spettacolo. La sua presenza mi inquieta. Riempie il mio cuore di terrore.
Decido di non guardarla come ha fatto mio nipote. Il piccolo popolo è ormai fuggito. Tutto è immoto nella foresta. Una grossa pinna smuove l’acqua del fiume. Le squame, argentate, brillano sotto quella macabra luce irreale. L’essere marino si avvicina velocemente. Il suo movimento sinuoso e veloce viene tracciato da un lampo dorato. Con un balzo la sirena esce dall’acqua arenandosi sulla pietra su cui fino a poco prima sedevamo. Noi veniamo sbalzati a terra. Rimaniamo, nonostante l’invadenza, incantati dalla sua forma. La coda, lunghissima, riflette i colori violacei del cielo mentre la pinna, immersa nell’acqua, spruzza piccole gocce mercuriali nell’aria.
Lunghi capelli verdi le incorniciano il pallido volto. Occhi neri come il catrame ci osservano incuriositi. Mi fa un cenno con la mano. Vuole che mi avvicini. Ora sento il suo respiro; forte e puro come una brezza marina. Allunga una mano verso di me innalzando un lieve canto. Mi invita a prendere l’oggetto che tanto ho atteso. La sfioro. La testa inizia a girarmi. Vorrei possederla. Vorrei stringere i suoi seni e baciare le sue labbra. Non voglio più lasciarla… devo andare con lei…
Mi riprendo dallo stordimento di quel canto. Che fosse una prova? Non lo so. Quello che so invece è che il mio sangue misto mi ha aiutato. Mi ha dato la forza di resistere alle sue malie. Apro la mano aspettando che lei vi lasci la reliquia. La sento pesante sul mio palmo. Una pietra con una catena d’oro. La sirena capriola in acqua. Con un ultimo canto ci abbandona. Per noi è il suo addio.
Guardo mio nipote. Trema. Gli sorrido rassicurandolo. Morrigane è sparita…
Le banshee gridano e si disperano. Tra poco l’era dell’uomo giungerà alla fine.

AUTORE - SIMONE

5 commenti:

Anonimo ha detto...

mi e' piaciuto, ma... e' come se mi mancasse una nozione per capirlo a fondo. Per comprenderlo del tutto. Questa fine del mondo, la catena d'oro... e' come se avesse un senso, e fossi io ignorante e privo della chiave di lettura.
...
Molto probabilmente e' cosi' :P

Anonimo ha detto...

Concordo con Venti: la mia ignoranza della mitologia irlandese è abissale (però ho un amico che è un patito). Questi personaggi che attendono da generazione la fine sono alquanto inquietanti.

Eliselle ha detto...

Davvero molto molto molto bello.

Mi sono commossa.

La commozione però non mi ha impedito di beccare un refuso (che maestrina del peo che sono!): "Tre corvi esco"

Escono :D

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con Venti e Gabriele, mi è piaciuta molto questa idea della fine del mondo pagana, però non l'ho trovato del tutto chiaro...

Sara ha detto...

concordo con gli altri, bello e dal sapore antico.